Indice
Pray for the Planet
PRAY FOR THE PLANET
«Questo progetto non ha un autore. È un messaggio di tutti gli esseri viventi,
anche di chi non ne è ancora consapevole.
Immagina di averlo trovato in una bottiglia tra le onde:
se puoi, fallo conoscere. Così daremo vita al primo raduno mondiale di musica e preghiera per la Madre Terra.»
Incontro Planetario di Musica, Preghiera per il bene della Terra
Progetto Dettagliato
INTRODUZIONE
“È tempo che tutti i popoli di questa terra si riuniscano insieme in una preghiera di invocazione per la salvezza della Madre Terra.||
Una preghiera rivolta a Dio che invochi la guarigione del pianeta dai mali che sono sotto gli occhi di tutti: gli sconvolgimenti climatici, la siccità, le inondazioni, lo scioglimento dei ghiacci e, non ultimo, l’egoismo che ha provocato tutto questo…”
Con queste parole, semplici e potenti, “PRAY FOR THE PLANET” si fa portavoce di un’esigenza che accomuna l’intera umanità: prendersi cura della Terra, nostra casa comune, messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse.
L’idea nasce dal desiderio di unire, in un’unica grande invocazione collettiva, credenti di ogni religione e persone laiche, popoli in conflitto e nazioni in pace, artisti celebri e musicisti tradizionali, tutti animati dalla volontà di invocare la guarigione del Pianeta e di agire concretamente per la sua tutela.
“PRAY FOR THE PLANET” si propone come un’immensa maratona di 24 ore in cui musica, canti sacri, danze tradizionali e preghiere convergono per celebrare la bellezza del Creato e sensibilizzare le coscienze. \\Nei “Punti di Luce”, dislocati in ogni continente, si darà voce ai cori gregoriani e al gospel afroamericano, ai canti degli aborigeni australiani e ai bhajan indiani, fino alle più moderne performance pop, rock e classiche.
Il filo conduttore rimane uno solo: l’amore per la Terra e l’urgenza di rispondere ai disastri ambientali che minacciano la vita di tutti.
In un’epoca in cui i conflitti e le divisioni sembrano prevalere, questo incontro planetario di preghiera diventa un simbolo di pace, senza retorica di protesta: chiunque, anche nelle zone più martoriate da guerre e crisi umanitarie, può unirsi attraverso il canto e la preghiera per la salvezza del Pianeta, perché la Terra è di tutti e tutti, insieme, siamo chiamati a proteggerla.
INDICE DEI CONTENUTI
1. Visione e Idea Portante\\
1.1 Missione Principale
1.2 Obiettivi Specifici
1.3 Valori Fondamentali
2. Struttura dell’Evento\\
2.1 I “Punti Luce”
2.2 Format e Durata (24 ore)
2.3 Cronologia Generale (Timeline)
3. Coinvolgimento di Tutte le Entità Possibili\\
3.1 Leader Religiosi e Comunità di Fede
3.2 Istituzioni Internazionali, ONG e Fondazioni
3.3 Celebrità, Artisti e Testimonial
3.4 Istituzioni Politiche, Culturali e Scientifiche
3.5 Persone Comuni e Reti Territoriali
4. Organizzazione dell’Evento: Live, TV, Web\\
4.1 Organizzazione Live
4.2 Copertura Televisiva
4.3 Piattaforme Web e Social Media
5. Attività a Latere (Side Activities)\\
5.1 Fase Pre-Evento
5.2 Durante l’Evento
5.3 Post-Evento
6. Governance e Management del Progetto\\
6.1 Comitato Organizzatore Internazionale
6.2 Struttura Operativa e Ruoli Chiave
6.3 Timeline di Progettazione e Sviluppo
7. Risorse Finanziarie e Budget\\
7.1 Fonti di Finanziamento
7.2 Struttura di Budget e Allocazioni Principali
7.3 Modello di Rendicontazione e Trasparenza
8. Cosa Può Fare Chi Ha il Potere di Avviarlo\\
8.1 Azioni Immediate e Strategiche
8.2 Creazione di Partnership e Sponsor
8.3 Strumenti di Comunicazione per il Lancio
9. Altre Attività a Latere (Ulteriori Elaborazioni)\\
9.1 Cultura, Gastronomia Sostenibile e Workshop Locali
9.2 “Consulta Globale” e Reti di Preghiera Itineranti
9.3 Sinergie con Altre Giornate Mondiali e Festival
10. Valutazione dei Rischi e Piani di Contingenza\\
10.1 Principali Rischi Identificati
10.2 Strategie di Mitigazione
11. Risultati Attesi e Indicatori di Successo\\
11.1 Impatto Ambientale e Sociale
11.2 Misurazione di Audience e Coinvolgimento
11.3 Continuità e Follow-up
12. Conclusioni
1. VISIONE E IDEA PORTANTE
1.1 Missione Principale
Realizzare un evento unico nel suo genere: 24 ore di musica, preghiera e azione in favore della Terra, unendo comunità religiose, laiche, artisti e istituzioni. \\Lo scopo è suscitare consapevolezza ambientale e spingere verso azioni concrete.
1.2 Obiettivi Specifici
- Sensibilizzare le coscienze sul degrado ambientale e sulla necessità di proteggere il nostro Pianeta.
- Unire popoli e culture differenti in un atto collettivo di preghiera e solidarietà.
- Agire raccogliendo fondi per progetti di riforestazione, tutela degli oceani e investimenti in energie rinnovabili.
- Educare attraverso workshop, dibattiti e iniziative nelle scuole e nelle università.
1.3 Valori Fondamentali
- Inclusività: partecipazione aperta a tutti, indipendentemente da religione o estrazione sociale.
- Rispetto della diversità: ogni tradizione spirituale e culturale ha spazio per esprimersi.
- Spiritualità e Concretezza: la preghiera e la musica si coniugano con l’azione pratica per il bene comune.
- Trasparenza: ogni eventuale donazione e ogni risultato sarà rendicontato in modo chiaro.
2. STRUTTURA DELL’EVENTO
Questo capitolo definisce l'organizzazione logistica e simbolica dell'evento, identificando i luoghi strategici (“Punti Luce”) e descrivendo il format globale della maratona musicale e spirituale di 24 ore.
2.1 I “Punti Luce”
- Definizione: Location simboliche – piazze storiche, grandi parchi, templi, stadi – dotate di strumenti per le riprese e di adeguata capienza.
- Funzione: costituire centri nevralgici dell’evento in ciascun Paese o macro-area geografica.
- Logistica: palchi, zone stampa, spazi per ONG e banchetti informativi.
2.2 Format e Durata (24 ore)
- Maratona di canto, musica, preghiere e riflessioni.
- Ogni fuso orario ha un proprio blocco di programmazione (2-3 ore).
- Dall’inizio a Roma (Piazza San Pietro) al tramonto, fino al sorgere del sole del giorno successivo, attraversando i continenti.
Tabella dettagliata dei Punti Luce con relativi orari locali e fusi orari, per coprire le 24 ore a partire da Piazza San Pietro (Roma) alle 20:00 CET. Ora combino i Punti Luce originali e quelli nuovi, ordinandoli in base all’orario UTC di inizio, partendo da Roma (18:00 UTC).
N° | Città | Paese | Luogo | Inizio in UTC | Capienza stimata | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | Suva | Figi | ANZ Stadium | 08:00 UTC | 30000 | Rappresenta le isole del Pacifico, vulnerabili all’innalzamento dei mari. |
2 | Sydney | Australia | Stadium Australia | 10:00 UTC | 83500 | Hub per l’Oceania, città globale. |
3 | Uluru | Australia | Uluru-Kata Tjuta National Park | 10:30 UTC | 20000 | Luogo sacro per gli aborigeni, connessione con la natura. |
4 | Tokyo | Giappone | Tokyo Dome | 11:00 UTC | 55000 | Centro culturale asiatico, tradizione spirituale. |
5 | Seul | Corea del Sud | Seoul World Cup Stadium | 11:00 UTC | 66704 | Copre l’Asia orientale, popolazione giovane e attiva. |
6 | Pechino | Cina | Nido d'Uccello (Stadio Nazionale) | 12:00 UTC | 80000 | Simbolo della Cina moderna, impatto ambientale globale. |
7 | Lhasa | Cina (Tibet) | Potala Palace Square | 12:00 UTC | 40000 | Luogo sacro buddista, rappresenta le minoranze spirituali. |
8 | Bangkok | Thailandia | Rajamangala National Stadium | 13:00 UTC | 49722 | Copre il Sud-est asiatico, tradizioni buddiste. |
9 | Nuova Delhi | India | Jawaharlal Nehru Stadium | 14:30 UTC | 60000 | Centro culturale e spirituale dell’India. |
10 | Varanasi | India | Ghat del Gange (Dashashwamedh) | 14:30 UTC | 50000 | Luogo sacro per l’induismo, connessione con il Gange. |
11 | Dubai | Emirati Arabi | Dubai Autodrome | 16:00 UTC | 60000 | Hub mediatico, rappresenta il Medio Oriente moderno. |
12 | Mosca | Russia | Luzhniki Stadium | 17:00 UTC | 81000 | Copre l’Europa orientale, area con tensioni geopolitiche. |
13 | Istanbul | Turchia | Atatürk Olympic Stadium | 17:00 UTC | 76092 | Ponte tra Europa e Asia, significato culturale. |
14 | Gerusalemme | Israele | Monte degli Ulivi | 17:00 UTC | 50000 | Luogo sacro per più religioni, simbolo di unità. |
15 | Il Cairo | Egitto | Stadio Internazionale del Cairo | 17:00 UTC | 75000 | Rappresenta l’Africa settentrionale, culla di civiltà. |
16 | Nairobi | Kenya | Moi International Sports Centre | 17:00 UTC | 60000 | Copre l’Africa orientale, area colpita da siccità. |
17 | Roma | Italia | Piazza San Pietro | 18:00 UTC | 100000 | Punto di partenza, sede spirituale universale. |
18 | Città del Capo | Sudafrica | Cape Town Stadium | 18:00 UTC | 55000 | Rappresenta l’Africa australe, vulnerabile ai cambiamenti climatici. |
19 | Berlino | Germania | Olympiastadion | 18:00 UTC | 74475 | Centro europeo, tradizione di attivismo ambientale. |
20 | Parigi | Francia | Stade de France | 18:00 UTC | 80000 | Città simbolo dell’Accordo di Parigi sul clima. |
21 | Londra | Regno Unito | Wembley Stadium | 19:00 UTC | 90000 | Hub culturale e mediatico. |
22 | Lagos | Nigeria | Teslim Balogun Stadium | 19:00 UTC | 50000 | Copre l’Africa occidentale, popolazione numerosa e dinamica. |
23 | Dakar | Senegal | Stade Léopold Sédar Senghor | 20:00 UTC | 60000 | Copre l’Africa occidentale, vulnerabile ai disastri climatici. |
24 | Reykjavik | Islanda | Laugardalsvöllur Stadium | 20:00 UTC | 15000 | Rappresenta i paesi nordici, area sensibile allo scioglimento dei ghiacci. |
25 | Rio de Janeiro | Brasile | Maracanã Stadium | 23:00 UTC | 78838 | Vicino all’Amazzonia, cuore della crisi climatica. |
26 | Buenos Aires | Argentina | Estadio Monumental | 23:00 UTC | 70074 | Copre il Sud America, tradizioni indigene. |
27 | New York | USA | MetLife Stadium | 00:00 UTC (3/6) | 82500 | Hub mediatico globale, pubblico nordamericano. |
28 | Città del Messico | Messico | Estadio Azteca | 01:00 UTC (3/6) | 87523 | Rappresenta l’America Centrale, tradizioni indigene. |
29 | Lima | Perù | Estadio Nacional | 01:00 UTC (3/6) | 50000 | Copre il Sud America andino, legame con culture inca. |
30 | Bogotá | Colombia | Estadio El Campín | 01:00 UTC (3/6) | 40000 | Copre il Sud America settentrionale, biodiversità. |
31 | Los Angeles | USA | Rose Bowl Stadium | 03:00 UTC (3/6) | 88565 | Costa ovest USA, città influente per celebrità. |
32 | Anchorage | USA (Alaska) | Anchorage Football Stadium | 04:00 UTC (3/6) | 25000 | Rappresenta l’Alaska, area colpita dallo scioglimento dei ghiacci. |
33 | Honolulu | USA (Hawaii) | Aloha Stadium | 06:00 UTC (3/6) | 50000 | Rappresenta le isole del Pacifico, tradizioni polinesiane. |
2.3 Cronologia Generale (Timeline)
1. Mesi -12 a -6: Definizione dei Punti Luce e primo contatto con istituzioni religiose e ONG.
2. Mesi -6 a -3: Definizione del palinsesto artistico, accordi TV, lancio mediatico iniziale.
3. Mesi -3 a -1: Preparazione logistica, produzione materiale promozionale, prova tecnica di streaming.
4. Giorno 0: 24 ore di maratona.
5. Mesi +1 a +3: Follow-up, rendicontazione, valutazione dell’impatto.
6. Mesi +3 in avanti: Sviluppo di spin-off e future edizioni.
3. COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE ENTITÀ POSSIBILI
Questo capitolo identifica e descrive le diverse realtà coinvolte, dai leader religiosi alle istituzioni internazionali, dagli artisti alle persone comuni, delineando il loro ruolo chiave per il successo globale dell'iniziativa.
3.1 Leader Religiosi e Comunità di Fede
- Vaticano, Patriarcati ortodossi, Chiese protestanti, leader musulmani, ebrei, buddisti, induisti, religioni indigene.
- Mettono a disposizione preghiere, canti sacri, momenti di raccoglimento.
3.2 Istituzioni Internazionali, ONG e Fondazioni
- ONU (UNEP, UNESCO, UNFCCC): patrocinio, partecipazione a tavole rotonde.
- ONG (WWF, Greenpeace, The Nature Conservancy): progetti e testimonianze di successo.
- Fondazioni filantropiche: supporto finanziario e organizzativo.
3.3 Celebrità, Artisti e Testimonial
- Cantanti pop/rock, musicisti classici e di tradizioni etniche, influencer e attivisti (es. Leonardo DiCaprio, Sting, Bono, Coldplay).
- Aumentano la visibilità e l’attrazione mediatica.
3.4 Istituzioni Politiche, Culturali e Scientifiche
- Governi, parlamenti, regnanti.
- Università e centri di ricerca: forniscono dati scientifici e workshop di approfondimento.
3.5 Persone Comuni e Reti Territoriali
- Famiglie, scuole, gruppi giovanili, comunità laiche e religiose.
- Coinvolgimento: flash mob, veglie di preghiera, partecipazione sui social, donazioni e volontariato.
4. ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO: LIVE, TV, WEB
4.1 Organizzazione Live
- Allestimenti: palchi modulari, schermi giganti, impianti audio professionali.
- Gestione del pubblico: sicurezza, servizi essenziali (bagni, acqua).
- Scaletta: alternanza di preghiere, canti sacri, performance pop/rock/classica/etnica, brevi interventi di scienziati e attivisti.
4.2 Copertura Televisiva
- Accordi con grandi emittenti (CNN, BBC, Al Jazeera, RAI).
- Regia centrale che coordina i flussi video dai Punti Luce.
- Programmi di approfondimento: talk show, servizi dedicati.
4.3 Piattaforme Web e Social Media
- Sito multilingua per lo streaming live da ogni PUNTO LUCE.
- Hashtag ufficiali (#PrayForThePlanet) e contenuti virali su Instagram, Facebook, TikTok.
- Coro virtuale o flash mob online.
5. ATTIVITÀ A LATERE (SIDE ACTIVITIES)
Questo capitolo illustra le attività collaterali pensate per coinvolgere e sensibilizzare il pubblico prima, durante e dopo l’evento principale, creando una partecipazione attiva, continua e consapevole.
5.1 Fase Pre-Evento
- Campagne scolastiche e concorsi di disegno, musica.
- Social media challenge sulle “buone azioni per il Pianeta”.
- Eco-Challenge: gare tra città per piantare alberi o ridurre l’uso della plastica.
5.2 Durante l’Evento
- Installazioni artistiche (sculture con materiali riciclati, foto di bellezze naturali).
- Flash Mob e Minuto di Luce: simultanea accensione di candele o torce.
- Workshop su temi ambientali, difesa degli oceani, riforestazione.
5.3 Post-Evento
- Report e rendicontazione: dati di partecipazione e fondi raccolti.
- Riprese on demand per chi non ha potuto seguire in diretta.
- Continuazione del movimento: assemblee periodiche, iniziative locali.
6. GOVERNANCE E MANAGEMENT DEL PROGETTO
Questo capitolo presenta la struttura organizzativa, i ruoli chiave e le fasi operative necessarie per pianificare, gestire e monitorare efficacemente l'intero evento, garantendo coerenza e successo.
6.1 Comitato Organizzatore Internazionale
- Organismo decisionale supremo con rappresentanti religiosi, esperti ambientali, manager di produzione, comunicatori.
6.2 Struttura Operativa e Ruoli Chiave
- Direttore Esecutivo: budget, team di coordinamento.
- Responsabile Logistica: permessi, sicurezza, spazi.
- Responsabile Comunicazione: rapporti con media, social, ufficio stampa.
- Responsabile Artistico: definizione scaletta, selezione performer.
- Responsabile Fundraising: sponsor, donazioni, crowdfunding.
6.3 Timeline di Progettazione e Sviluppo
1. Fase 1 (12-9 mesi prima): identità e mission, contatti istituzionali.
2. Fase 2 (9-6 mesi prima): piani dettagliati, logistica, comunicazione.
3. Fase 3 (6-3 mesi prima): produzione concreta (ingaggio artisti, accordi TV).
4. Fase 4 (3-0 mesi prima): finalizzazione operativa e promozione di massa.
5. Fase 5 (Post-evento): chiusura, rendicontazione, analisi risultati, pianificazione repliche.
7. RISORSE FINANZIARIE E BUDGET
Questo capitolo illustra chiaramente le fonti di finanziamento, la struttura del budget e i metodi di rendicontazione e trasparenza necessari per gestire responsabilmente le risorse raccolte per l'evento.
7.1 Fonti di Finanziamento
- Sponsor privati (aziende green o B Corp).
- Fondazioni filantropiche (Rockefeller, Bill & Melinda Gates, ecc.).
- Crowdfunding internazionale.
- Merchandising (T-shirt, compilation audio-video, borracce, etc.).
7.2 Struttura di Budget e Allocazioni Principali
1. Logistica e Sicurezza 2. Produzione Audio-Video (regia, streaming) 3. Comunicazione e Marketing 4. Costi Artistici (caché o rimborsi spese) 5. Fondi per Progetti Ambientali (vincolati)
7.3 Modello di Rendicontazione e Trasparenza
- Bilancio Sociale e Report Finanziario post-evento.
- Tracciabilità delle donazioni: numero di alberi piantati, progetti ecologici avviati.
8. COSA PUÒ FARE CHI HA IL POTERE DI AVVIARLO
8.1 Azioni Immediate e Strategiche
- Creare il Comitato Internazionale: selezione di persone chiave.
- Stabilire Tempistiche e Location: definire i Punti Luce principali.
- Fornire Copertura Economica di Base: fondi start-up, sponsor, etc.
8.2 Creazione di Partnership e Sponsor
- Rapporti diretti con leader religiosi, ONG, aziende green.
- Trattative con emittenti TV e piattaforme streaming per la copertura.
8.3 Strumenti di Comunicazione per il Lancio
- Conferenze Stampa (ONU, Parlamento Europeo).
- Video Manifesto Ufficiale con testimonial di spicco.
- Campagna Social immediata, usando reel, storie e video brevi.
9. ALTRE ATTIVITÀ A LATERE (ULTERIORI ELABORAZIONI)
Questo capitolo presenta ulteriori iniziative collaterali pensate per arricchire e amplificare l'impatto dell'evento, attraverso cultura sostenibile, attività spirituali itineranti e collaborazioni strategiche con altre ricorrenze internazionali.
9.1 Cultura, Gastronomia Sostenibile e Workshop Locali
- Corner gastronomici a km zero, laboratori su compostaggio, orti urbani.
- Mostre fotografiche e proiezioni di documentari.
9.2 “Consulta Globale” e Reti di Preghiera Itineranti
- Consulta Globale post-evento: gruppo permanente che segue i progetti ambientali.
- Pellegrinaggi ecumenici in luoghi naturali sacri, documentati sui social.
9.3 Sinergie con Altre Giornate Mondiali e Festival
- Earth Day (22 aprile), World Environment Day (5 giugno), Giornata della Preghiera per la Cura del Creato (1 settembre).
- Presenza di “corner Pray for the Planet” in festival culturali o musicali.
- DATA PROPOSTA 20 SETTEMBRE 2021 (il 21 settembre giornata mondiale della pace)
10. VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANI DI CONTINGENZA
Questo capitolo individua le possibili criticità nell'organizzazione dell'evento e definisce strategie preventive e azioni correttive per garantirne la realizzazione efficace e sicura.
10.1 Principali Rischi Identificati
1. Instabilità politica e conflitti in alcuni Paesi. 2. Problemi tecnici (blackout, interruzioni streaming). 3. Calo di interesse mediatico se ci sono altre emergenze globali. 4. Emergenze sanitarie (restrizioni su grandi raduni).
10.2 Strategie di Mitigazione
- Location alternative al coperto, sistemi di generatori di riserva.
- Accordi diplomatici e piani di sicurezza.
- Comunicazione costante prima, durante e dopo l’evento.
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11. RISULTATI ATTESI E INDICATORI DI SUCCESSO
Questo capitolo definisce gli obiettivi specifici, illustrando come valutare concretamente l'impatto ambientale, sociale e mediatico dell'evento attraverso parametri chiari e misurabili.
11.1 Impatto Ambientale e Sociale
- Alberi piantati, chilometri di coste pulite, progetti finanziati.
- Partecipazione: persone coinvolte, volontari, pubblico in presenza e online.
11.2 Misurazione di Audience e Coinvolgimento
- Share televisivo, visualizzazioni in streaming, tempo medio di fruizione.
- Social Engagement: hashtag in tendenza, contenuti generati dagli utenti.
- Rassegna Stampa: copertura su giornali, siti web di settore.
11.3 Continuità e Follow-up
- Edizione Ricorrente (annuale o biennale).
- Nascita di nuovi progetti e iniziative locali (concerti, workshop, giornate di sensibilizzazione).
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12. CONCLUSIONI
Quando le ultime note risuoneranno, alla luce dell’alba dopo 24 ore di canti e preghiere, “PRAY FOR THE PLANET” avrà compiuto il suo primo miracolo: far vibrare in simultanea i cuori di milioni di persone di ogni fede e cultura. Come recita l’idea originaria, “alla maratona di canti e preghiere, che potrà svolgersi nei templi, nelle chiese o in qualunque altro luogo idoneo, sono invitati a partecipare artisti di tutte le etnie”, e ognuno potrà sentirsi parte di un movimento globale che supera le barriere geografiche e ideologiche.
Ma il vero punto di forza non è solo la spettacolarità dell’evento: è l’idea che la preghiera e la musica, unite a progetti concreti (come la riforestazione, la protezione degli oceani e la transizione verso energie rinnovabili), possano dare origine a un cambiamento reale. Nel momento in cui i riflettori si spegneranno sui vari Punti di Luce, inizierà la sfida più grande: trasformare l’emozione collettiva in azioni quotidiane, radicando il rispetto per la Madre Terra in ogni aspetto della nostra vita.
“PRAY FOR THE PLANET” non è solo un evento: è un invito all’umanità affinché rialzi lo sguardo e riconosca la sacralità della Terra. È la risposta corale a un “eco” d’emergenza che risuona ovunque – nei ghiacci che si sciolgono, negli incendi delle foreste, nelle siccità e nelle inondazioni – ma che può trovare una speranza concreta laddove tanti cuori battono all’unisono, pregando, cantando e agendo per un Pianeta più vivo e più giusto.
“La Terra non appartiene a nessuna fede,
ma tutte le fedi appartengono alla Terra.
In questo progetto non c'è una preghiera più giusta di un’altra,
non c’è un canto più potente di un altro:
c’è solo un'umanità che si unisce per proteggere
la casa che Dio, o il Creato, o l’Universo, ha donato a tutti.
Qui non si cerca di affermare una verità sopra le altre,
ma di riconoscere che il rispetto per la Vita e per il Pianeta
è il punto d'incontro di ogni cammino spirituale.”